Piccoli segnali di tempi che cambiano e non ritorneranno mai più, di una generazione che si sente sempre più fuori moda. E’morta Gloria Piedimonte, per la mia generazione la “Guapa” della sigla del Discoring di Gianni Boncompagni, una delle ultime in bianco e nero prima che il mitico studio 3 di via Teulada fosse attrezzato per il colore, cosa che sarebbe avvenuta l’anno dopo, quando fu rifatta anche la sigla ma solo per l’edizione estiva, poi si cambiò. Sì: quella sigla durò solo un anno, ma rimase impressa molto di più della “gatta” della stagione successiva (doppio senso di Boncompagni). Poi Discoring cambiò gestione e l’altra sigla memorabile fu “Body to body” di Gepy and Gepy (che da anni non è più tra noi). La Hit Parade di Lelio Luttazzi non c’era più, quella di Foxy John arrivò nel 1979. Supersonic finì alla fine del ’77, con una decisione della Rai che si rivelò suicida nei confronti di un certo pubblico radiofonico, che si riversò sulle private, costringendo pochi anni dopo l’ente pubblico alla nascita delle “stereo” che qualche alto dirigente continuava a guardare quasi con compassione, ma che si rivelarono in qualche caso gestite meglio delle reti principali. Nel frattempo molti conobbero attraverso Discoring (e le radio locali) i successi di quegli anni.
Fa impressione pensare che non ci siano più quasi tutti i protagonisti e i realizzatori di quella sigla: Boncompagni, Paolo Ormi (insieme erano i Bus Connection), la regista Fernanda Turvani, qualcuno dei cameramen capaci di realizzare zoomate e controzoomate a ritmo con la musica. Dovrebbe esserci ancora Michelangelo “Mike” Varriano, il 1°cameraman che in quegli anni proprio allo studio 3 mise la sua impronta in trasmissioni rimaste nella storia della televisione. Ora ci ha lasciato anche la protagonista: ballava, non diceva una parola, non cantava. Ma quel “Baila Guapa” di Boncompagni che ne accompagnava ogni mossa rese quella sigla indimenticabile da una generazione che, irrimediabilmente, invecchia.
Davide Camera
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